Impianto eolico del Mugello, la Conferenza dei servizi ha detto sì alla realizzazione: le reazioni

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La Conferenza dei servizi della Regione Toscana ha detto sì alla realizzazione dell’impianto eolico sui crinali di Villore e di Corella. Ora toccherà alla Giunta suggellare con un atto formale il via libera; mentre le associazioni che da tempo combattono contro l’impianto confermano la volontà di procedere con il ricorso al Tar.

“Abbiamo più volte descritto i pesantissimi impatti legati alla realizzazione dell’impianto” – dicono Italia Nostra e Cai Toscana – “La conferenza dei servizi e l’inchiesta pubblica hanno messo in evidenza la sintonia tra regione e la ditta realizzatrice Agsm in totale disprezzo del parere negativo della Soprintendenza – proseguono le due associazioni – Siamo coscienti che la via alla realizzazione è stata spianata dai sindaci dei comuni di Vicchio e Dicomano accompagnati dal silenzio assordante della maggioranza”.

Replica il sindaco di Vicchio, Filippo Carlà Campa: “La battaglia di tutela non si può fare guardando solo a oggi, ma deve guardare anche alla sostenibilità energetica di domani – dice Carlà Campa – L’operato del Comune risponde a finalità di interesse pubblico, e saremo pronti a difenderci nelle opportune sedi da queste ricorrenti accuse”

“Del tutto scontato l’esito della Conferenza dei Servizi che autorizza il progetto dell’impianto eolico Giogo di Villore e Corella”,  dichiara Laura Barlotti consigliere e capogruppo di Dicomanocheverrà:

L’intenzione politica di comune di Dicomano, comune di Vicchio e Regione Toscana è stata fin troppo evidente fin dall’inizio. Si confermano infatti con questa decisione non solo la volontà di svendere per pochi spiccioli un territorio, senza alcun beneficio per la comunità ne’ ora nè domani, ma anche l’assenza di una qualsiasi strategia in materia di energie rinnovabili sia a livello comunale, sia a livello di Unione dei Comuni, sia a livello di Regione Toscana, che in alcuni casi dice si e in altri no. Gestione del consenso? Impressionante poi il silenzio sulla questione di tutti i componenti della maggioranza, a partire dal livello regionale. Insomma i nostri amministratori invece di tutelarlo il nostro territorio sembrano piu’ impegnati a mercificarlo con effetti devastanti e irreversibili. Inoltre l’iter seguito dai Comuni e dalla Regione Toscanaè stato del tutto discutibile, oltre che in pieno contrasto con il PIT, piano paesaggistico della Regione Toscana e con il parere della Sovrintendenza. In ogni caso prendiamo atto della volontà della classe politica dirigente della nostra zona, Regione inclusa, e come DicomanoCheVerrà assieme ad altri gruppi e associazioni continueremo la nostra battaglia, senza farci intimorire, ricorrendo contro la decisione, come previsto dalla legge

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