Vertice Regione Toscana-Autolinee Toscane-Trenitalia. Giannelli (FdI): “Continuano ad esserci gravi mancanze”

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Venerdì scorso riunione convocata dalla Regione con Autolinee Toscane e Trenitalia sulle criticità del servizio legate alla pandemia. Scongiurata al momento l’ipotesi di un interruzione del servizio alle 20: si tratta di uno scenario che potrebbe scattare soltanto nel caso le assenze degli autisti superassero il 60% del totale.

Nel frattempo sui disservizi legati al Tpl incalza nuovamente Giampaolo Giannelli, responsabile provinciale dei trasporti per Fratelli d’Italia; questo il comunicato integrale:

Siamo venuti a conoscenza, con rammarico e preoccupazione, di un episodio, segnalato sabato da alcuni genitori, riguardante quanto accaduto a 6 studenti, tutti minorenni, di Contea e Dicomano. I ragazzi, che vanno a scuola a Bagno a Ripoli, ogni mattina prendono il mezzo delle Autolinee da Contea a Rufina; da li prendono poi il mezzo delle Autolinee diretto da Rufina a Bagno a Ripoli.
Ebbene, a causa delle nuove disposizioni entrate in vigore sabato scorso in merito alla limitazione dei posti a bordo, i 6 ragazzi, di 15/16 anni, sono stati lasciati a piedi. Solitamente i mezzi disponibili sono due, ma stamani ce n’era uno solo e la concomitanza con le nuove disposizioni ha fatto si che i ragazzi siano stati lasciati a piedi. I 6 ragazzi hanno quindi dovuto telefonare ai rispettivi genitori che li hanno accompagnati (ovviamente arrivando in ritardo) a scuola.
Siamo tutti consapevoli della fase di emergenza pandemica che viviamo, delle difficoltà legate al trasporto pubblico, sia su rotaia che su gomma,, con mezzi cancellati e con numerosi autisti di mezzi, anche di Autolinee, purtroppo indisponibili.
Ma quanto accaduto, in particolare visto che ha coinvolto dei minori, lo riteniamo un episodio grave e da stigmatizzare fortemente.
E’ evidente che il vertice in Prefettura del 7 gennaio, alla presenza anche dei rappresentanti di Metrocittà e Regione Toscana, non è stato e non è sufficiente a compensare le gravi carenze del trasporto pubblico regionale e a fugare le preoccupazioni per la riapertura generalizzata delle scuole.
Oltre al grave episodio di stamani sono sempre più numerosi infatti i casi di disservizio che stanno colpendo il trasporto pubblico regionale in queste settimane; oltre al deficit oramai strutturale del trasporto ferroviario anche quello su gomma in queste settimane sta attraversando forti criticità, a causa della mancanza di molti autisti derivante dal covid. Tutta la nostra solidarietà agli autisti di Autolinee, costretti spesso a turni massacranti e a lavorare tra mille difficoltà.
Ma è chiaro che la situazione non è sostenibile. Regione Toscana e Metrocittà risultano incapaci ad organizzare e garantire adeguati standard di efficienza e sicurezza del trasporto pubblico.

Questa la risposta in merito all’accaduto riportato da Giannelli da parte di Autolinee Toscane:

In merito all’episodio dei sei studenti lasciati a terra da un bus a Rufina e costretti a farsi accompagnare a scuola a Bagno a Ripoli dai genitori, si precisa che il disservizio si è verificato non a causa delle normative Covid, ma a causa di un guasto a uno dei due bus che normalmente copre quella tratta.

Il guasto si è verificato a un bus di Autolinee Toscane che ha subìto la rottura di un manicotto dell’acqua, probabilmente a causa delle basse temperature. È stato subito predisposto un mezzo sostitutivo che, considerati i tempi tecnici necessari, ha potuto svolgere il servizio con circa 25 minuti di ritardo. In quel lasso di tempo il servizio è stato dunque svolto solo da un autobus anziché due.

Autolinee Toscane si scusa per il disagio causato agli studenti e alle loro famiglie.

 

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