Quarta ondata Covid-19, PMLI di Rufina: “Mascherine FFP2 e tamponi di ogni genere siano gratuiti”

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Denuncia da parte del Partito Marxista-Leninista Italiano della Valdisieve sulla carenza di strumenti di diagnosi e prevenzione per la quarta ondata di contagi da covid-19; questo il comunicato integrale della Cellula Engels di Rufina:

Dall’inizio della pandemia, la tracciabilità dei contagi e la diagnosi precoce dei positivi al fine dell’immediato isolamento, sono stati i provvedimenti considerati essenziali dal mondo scientifico nel tentativo di drenare il diffondersi del contagio da Covid-19.

Eppure in questa annunciata quarta ondata ci troviamo di fronte al caos; file interminabili per accaparrarsi l’ultimo tampone rapido disponibile nelle farmacie di qualsiasi comune quando non esauriti, altrettante di fronte ai pochi “drive trough” diagnostici presenti sul territorio, e l’impossibilità di fissare on-line tamponi molecolari in tutta la provincia. Intanto il sistema di tracciamento delle ASL è saltato da giorni, con il conseguente paradosso di poter ricevere la disposizione di quarantena dopo il termine della stessa.

Una situazione vergognosa ed inaccettabile anche in Valdisieve, che affonda le proprie radici nello smantellamento progressivo della sanità pubblica perpetrato da tutti i governi che si sono succeduti negli ultimi 20 anni, a beneficio dei privati che continuano a consolidare profitti. Neppure il Covid è stato capace di far investire nel servizio pubblico risorse economiche adeguate; è stato sufficiente per i nostri governanti definire “eroi ed eroine” gli operatori sanitari ed i medici di prima linea che oggi si trovano nelle stesse condizioni di un anno e mezzo fa, con organici insufficienti e ridotti all’osso, costretti costantemente a doppi turni logoranti e stressanti, oltre che ad un alto rischio di contagio.

Eppure quest’anno il nostro Paese ha aumentato, portandole a ben 25 miliardi di euro, le spese militari. Quindi i soldi ci sono, la questione fondamentale è come si spendono.

Naturalmente non è sufficiente, di fronte a questa nuova emergenza, accontentarsi della revisione delle misure che ha ordinato Giani il 28 dicembre scorso che altro non è che un maldestro tentativo di alleggerire il carico limando arbitrariamente misure che fino al giorno prima si ritenevano indispensabili.

E’ necessario invece che la Regione Toscana, ma anche i comuni, tirino fuori risorse sottraendole dai contributi più vari che regolarmente finiscono nelle tasche delle imprese private a vario titolo, per fronteggiare questa situazione che non tutela nessuno.

Chiediamo a questi enti ed in primis ai sindaci dei comuni del nostro territorio di tradurre in pratica le loro continue affermazioni di vicinanza alla popolazione dispensate in ogni occasione, trovando il modo di rendere disponibili e gratuiti i tamponi, molecolari o antigienici che siano, per tutti ed in tempi rapidi.

Affinché si possa drenare il moltiplicarsi dei nuovi contagi, chiediamo che anche le mascherine FFP2 siano distribuite gratuitamente almeno fino all’affievolirsi di questa nuova ondata di contagi.

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