Primaria di Vicchio: il comitato genitori chiede tre sezioni per le prime classi

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Mobilitazione dei genitori dei bambini della Primaria di Vicchio i quali, riunitisi in un comitato spontaneo, chiedono per il prossimo anno scolastico, la creazione di tre sezioni per le prime classi della Primaria. Una prospettiva che al momento non è contemplata dall’Ufficio Scolastico Regionale e su cui già si stanno muovendo Comune, Istituto Comprensivo e Consiglio d’Istituto.

Di seguito la nota diffusa dal comitato dei genitori:

I genitori dei bambini che a Vicchio si apprestano, dal prossimo settembre, a frequentare la prima classe della Scuola Primaria, esprimono grande preoccupazione per la situazione che si sta delineando a livello di composizione delle sezioni e chiedono con forza che tutte le istanze coinvolte, ad ogni livello, facciano tutto il possibile per arrivare a una soluzione che garantisca la massima qualità formativa e non impoverisca il contesto scolastico della comunità.
Veniamo ai fatti: l’Ufficio Scolastico Regionale ha disposto per l’anno scolastico 2021/2022, la creazione di due sole sezioni di prima elementare anziché tre. Una decisione dettata dal numero complessivo di iscrizioni (44) che renderebbe impraticabile l’ipotesi di comporre tre classi di almeno 15 alunni.
Una scelta arida però, che guarda solo al mero aspetto quantitativo e non tiene conto di una serie di problematiche concrete che interessano molte famiglie.
Va infatti precisato che sono state previste una sezione a tempo lungo (40 ore settimanali, con al momento 28 iscritti) e una a tempo corto (32 ore settimanali con 16 iscrizioni all’attivo). E’ evidente come un primo scoglio sia rappresentato proprio da questo squilibrio numerico.
Esiste inoltre una serie di casistiche particolari su cui servirebbe una riflessione più profonda: la presenza di due coppie di gemelli e di una coppia di cugini molto legati fra loro, per i quali sarebbe educativamente sconsigliato sia frequentare la stessa sezione sia ritrovarsi con due moduli formativi diversi; la presenza di alunni con esigenze educative speciali, che a norma di legge non dovrebbero rientrare in classi troppo numerose; le necessità di una larga fetta di famiglie, che per motivi lavorativi si trovano a fare una scelta obbligata.
Non va poi tralasciato il fatto che Vicchio sia classificato come Comune Montano e per questo possa beneficiare di una deroga per la formazione di
classi inferiori al fatidico numero di 15 alunni. Il tutto senza dimenticare le difficoltà causate a livello organizzativo dalla pandemia ancora in atto che, malgrado i progressi della campagna di vaccinazione, sta tornando a preoccupare e difficilmente sarà del tutto risolta alla ripresa delle lezioni. Anzi, è praticamente certo che comporre classi più numerose acuisca le difficoltà di garantire il distanziamento e fornire agli alunni – che, ricordiamolo, non riceveranno il vaccino – ambienti adeguati per lo svolgimento delle lezioni in totale sicurezza.
Allo stato attuale, così come confermato dai contatti avuti sia con la Dirigente Scolastica Daniela Conte sia con l’Amministrazione comunale di Vicchio,
l’Ufficio Scolastico Regionale non ha preso in considerazione alternative, nonostante le sollecitazioni della stessa scuola, dei Consigli d’Istituto del Mugello e degli stessi genitori che hanno già indirizzato il mese scorso una lettera a tutti i soggetti interessati.
Restano quindi sul tavolo solo ipotesi di cambio di sezione sulla base della disponibilità della singola famiglia o di potenziamento del servizio formativo con le sole forze dell’Istituto Comprensivo e del Comune di Vicchio (o ancora, come extrema ratio, una composizione delle classi con graduatoria interna dello stesso Istituto).
Ipotesi, queste, che scaricano sulle spalle della scuola e dei genitori tutto il peso di una scelta fondamentale per il futuro dei bambini – che poi, altro non è che il futuro della nostra comunità. Togliere una sezione può tradursi, nel medio e lungo periodo, in un depauperamento dell’offerta formativa, in minori risorse destinate agli istituti comprensivi della nostra zona, in maggiori difficoltà sul piano del governo e della gestione del territorio.
Nel gruppo dei genitori c’è indubbiamente l’amarezza di constatare come, ancora una volta, alle parole e alle promesse spese in tempi di lockdown sull’importanza di rilanciare e di tornare a investire sulla scuola, facciano seguito azioni che vanno in direzione diametralmente opposta a tali affermazioni, fatte “piovere dall’alto” e senza un reale confronto.
Ancora più forte però c’è la volontà di non lasciare nulla di intentato e di battersi finché sarà possibile, col supporto degli organismi scolastici e dell’Amministrazione locale, per chiedere e ottenere una terza sezione per le prime classi della Scuola Primaria di Vicchio, l’unico vero e concreto gesto in grado di sbloccare la situazione venutasi a creare.

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