Frazioni montane in Mugello: mozione di Alleanza per Vicchio per un potenziamento della Medicina di Base

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Una mozione al Consiglio Comunale di Vicchio per coinvolgere l’Unione dei Comuni nel potenziamento dell’assistenza sanitaria di base nelle frazioni più isolate del Mugello. A presentarla è stata Samantha Latona, capogruppo di Alleanza per Vicchio.
In queste aree “le difficoltà maggiori risiedono nel normale e regolare svolgersi delle attività assistenziali, nelle visite di controllo, nella prescrizione dei farmaci, nelle piccole prestazioni di cui spesso i nostri anziani hanno bisogno con continuità”, sostiene Latona, che con la mozione propone di prevedere “l’individuazione di idonei spazi da adibire, anche part-time, a studio medico/infermieristico e di concedere, tramite convenzione tra Unione e adeguati organismi rappresentativi dei medici di Base, rimborsi chilometrici ai medici disposti a recarsi, almeno con cadenza settimanale, nelle frazioni più disagiate”.
Di seguito la nota completa di Samantha Latona:

“E’ un fatto che l’accesso alla Medicina di Base per gli abitanti di molte frazioni, più o meno isolate del Mugello e dell’Alto Mugello, sia da anni un problema non da poco del nostro territorio” afferma Samantha Latona, Capogruppo di Alleanza per Vicchio. “In diverse località rurali e montane, infatti, sono palesi le difficoltà ad usufruire in modo appropriato di un adeguato servizio assistenziale del medico di famiglia, particolarmente per le fasce più anziane della popolazione spesso prive di mezzi di trasporto autonomi, sole, o afflitte da vari “acciacchi” dell’età che ne limitano grandemente la mobilità autonoma. I problemi di questi cittadini, a nostro parere, rimangono ad oggi non sufficientemente affrontati dalle nostre comunità”.
“A parte le chiamate d’urgenza, per le quali il consulto presso la propria abitazione del medico di famiglia o della Guardia Medica viene normalmente garantito, le difficoltà maggiori risiedono nel normale e regolare svolgersi delle attività assistenziali, le visite di controllo, la prescrizione dei farmaci, le piccole prestazioni di cui spesso i nostri anziani hanno bisogno con continuità. E se per i residenti nei capoluoghi, dove sono normalmente ubicati gli studi medici, si provvede con una semplice passeggiatina, per gli anziani delle frazioni “ l’andare dal dottore” diviene spesso di una tale difficoltà da spingere molti a soprassedere, complice la scarsità nei collegamenti del trasporto pubblico locale tra frazioni e capoluogo”.
“Certo non si può obbligare i Medici di Base ad aprire a loro spese ambulatori anche nelle frazioni”, continua Latona, “spesso, infatti, l’esiguo numero di pazienti facenti capo a un singolo medico non lo consente: ma se vi fosse la possibilità di un punto d’appoggio collettivo a cui i diversi medici potessero fare riferimento, e se contestualmente si rendessero disponibili dei contributi, per esempio sotto forma di un rimborso chilometrico, per i medici periodicamente disponibili a operare presso le frazioni rurali e montane più disagiate allora avremmo senz’altro fatto qualcosa di utile e di benvenuto per il nostro territorio”.
“Il mio Comune non presenta grosse difficoltà di questo tipo, ma siamo consapevoli dei disagi che molte frazioni mugellane e dell’alto Mugello accusano per quanto riguarda l’accesso alla medicina di base.” Per questo motivo ”, conclude Latona, “ho ritenuto doveroso proporre al Consiglio Comunale di Vicchio di farsi promotore presso l’Unione dei Comuni del Mugello, per mezzo del nostro Sindaco, peraltro anche nella sua veste di Presidente della locale Società della Salute, di una proposta di supporto alla Medicina di Base nelle aree rurali e montane del Mugello che preveda l’individuazione di idonei spazi da adibire, anche part-time, a studio medico / infermieristico e la concessione, tramite convenzione tra Unione e adeguati organismi rappresentativi dei medici di Base, di rimborsi chilometrici ai medici disposti a recarsi, almeno con cadenza settimanale, nelle frazioni più disagiate”.
“La Legge 419 del 1998 già prevede che i comuni abbiano la facoltà di assicurare ai propri cittadini livelli di assistenza aggiuntivi rispetto alla programmazione sanitaria regionale, anche tramite convenzioni da stipularsi con le istituzioni più rilevanti in materia concedendo, per esempio, fondi integrativi alla preziosa ed indispensabile opera delle ASL; in quest’ambito, noi proponiamo che l’Unione dei Comuni ed i comuni mugellani stessi, come già avviene in altre parti d’Italia, si attivino per localizzare le frazioni più svantaggiate dal punto di vista sanitario, individuando in quei luoghi adeguati spazi presso edifici pubblici o locali di proprietà di associazioni e parrocchie da rendere periodicamente disponibili per l’assistenza medica e sanitaria, fornendoli se necessario di attrezzatura e arredi minimi da mettere a disposizione di pazienti e medici. L’assicurare questo tipo di servizi agli strati più deboli della popolazione residente nelle frazioni maggiormente isolate del nostro territorio rappresenta un dovere e una responsabilità collettiva di cui vorrei il Consiglio Comunale di Vicchio, così come gli altri comuni mugellani, si facesse interprete”.

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