(AUDIO) Banchi in piazza a Pontassieve: “Non c’è sicurezza a scuola se non c’è sui trasporti”

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“Non c’è sicurezza a scuola se non c’è sicurezza sui trasporti”. Con questo messaggio scritto su uno striscione e con dei banchi che simbolicamente sono stati sistemati in piazza Vittorio Emanuele II a Pontassieve stanno protestando alcuni studenti del Collettivo Rosso Vivo, in rappresentanza degli studenti universitari e delle scuole Secondarie della Valdisieve e del Valdarno. Il presidio si terrà fino alle 16, per dare modo anche ai docenti, se lo vorranno, di partecipare alla manifestazione una volta terminate le lezioni a distanza. Alla fine si terrà un’assemblea aperta.
A parlare a Radio Sieve è Anouar Labiad, che spiega: “Rosso Vivo è un collettivo nato nella zona del Valdarno e Valdisieve e che rappresenta studenti della Secondaria e studenti universitari. Seguendo l’onda di manifestazioni di ‘Priorità alla scuola’ e altri collettivi abbiamo deciso di portare i banchi in piazza. Il nostro messaggio e obiettivo è dare voce alla provincia, spesso tenuta poco in considerazione per quelle che sono le problematiche nel trasporto pubblico per gli studenti. Il rischio è che, come a settembre, in queste settimane non venga fatto niente per il tpl e che quindi le scuole possano, una volta aperte, richiudere. In provincia i mezzi a disposizione sono il treno ed il bus, ma non sono sufficienti. A settembre siamo rientrati a scuola con delle regole anti Covid da rispettare, come ad esempio la ricreazione delle classi in momenti separati. Ridicole, se si pensa che entravamo ed uscivamo alla stessa ora ingolfando il tpl. E’ inutile aprire gli istituti superiori in questa situazione se per il tpl non si fa qualcosa di concreto. A gennaio riapriranno le Superiori, ma cosa è stato fatto per il trasporto pubblico? Aumentare il numero dei mezzi è essenziale e quelli delle aziende private, che per ora col turismo non stanno lavorando, potrebbero dare una mano in questa fase”.

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