Raro esemplare di Ibis Eremita ritrovato in Mugello, aveva una zampa fratturata

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Ritrovato in Mugello un raro esemplare di Ibis Eremita, di sesso femminile. Aveva una zampa fratturata. A rintracciarlo a Ronzano, nel Comune di Scarperia e San Piero, sono stati i militari della Stazione Carabinieri forestale di Borgo San Lorenzo, con la collaborazione del personale del Centro Recupero Rapaci della LIPU di Vicchio. Era da giovedì 23 luglio che i militari avevano ricevuto una segnalazione da parte della LIPU della presenza nella zona dell’esemplare della specie migratrice, che era presente nell’Europa centrale fino al XVII secolo, prima che si estinguesse del tutto a causa della pressione venatoria. Tramite un progetto europeo la specie tra l’altro, sarà reintrodotta in Europa. Oggi è una delle specie maggiormente minacciate a livello mondiale.
A causa della frattura dell’arto inferiore, non riusciva a riprendere il volo con gli altri componenti del gruppo. Portato al centro LIPU di Vicchio l’ibis sarà poi trasferito in un centro specializzato presso il quale potrà riacquistare la piena funzionalità dell’arto.


MAGGIORI INFO
L’Unione europea supporta la reintroduzione dell’Ibis eremita nell’ambito del programma LIFE +. L’obiettivo del progetto è la reintroduzione di questo uccello migratore, ormai estinto in Europa. Il progetto è basato su uno studio di fattibilità elaborato a seguito di un esperienza di ben 10 anni sviluppata nell’ambito del progetto di conservazione della specie dal gruppo Waldrappteam. Gli aspetti chiave riguardano l’attuazione di misure estensive contro la caccia illegale a carico dell’Ibis eremita in particolare in Italia. Nella primavera 2013 l’intera popolazione mondiale selvatica di Ibis eremita, con comportamento migratorio intatto, era ridotta ad un unico individuo presente nel Medio Oriente. Ciò significa che l’Ibis eremita come specie migratrice è di fatto estinta. Il progetto Waldrapptem è il primo tentativo, su base scientifica, di reintroduzione di una specie migratrice nella sua area di origine. Un successo del progetto può essere di esempio per altri studi di reintroduzione di specie avifaunistiche migratrici a rischio di estinzione. Il Förderverein Waldrappteam è il coordinatore beneficiario del progetto che vede un totale di otto partner in Austria, Germania ed Italia.
Dal 2014  sono state attuate migrazioni guidate dall’uomo che partono dalle varie aree riproduttive fino ai siti di svernamento comune, la Toscana è uno di questi siti.
Durante la fase applicativa del progetto c’è stata in Italia un numero consistente di perdite di Ibis Eremita attribuite ad azioni di bracconaggio. Si presume, infatti, che il bracconaggio sia causa di perdite simili, a carico di altre specie migratrici a rischio d’estinzione, soprattutto nel periodo di migrazione autunnale. Quindi le azioni in programma contro il bracconaggio sull’avifauna non aiutano solamente la reintroduzione dell’Ibis eremita in Europa, ma anche la salvaguardia di altre specie minacciate. Da qui l’impegno dell’Arma con la specialità dei CC Forestali a monitorare il passaggio di questi incredibili uccelli sul territorio toscano, dove trovano delle aree ottimali per svernare.

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