Rufina, Giornata mondiale del rifugiato: il fotografo Rucci racconta la storia di Modou

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“Ogni individuo ha il diritto di cercare e di godere in altri paesi asilo dalle persecuzioni” questo recita l’articolo 14 della dichiarazione dei “diritti umani. Partendo da questo articolo, il progetto Siproimi, ARCI comitato regionale toscano e CAT cooperativa sociale hanno bandito il concorso nazionale “Keep Active e diffondi i diritti 2020” in vista della Giornata mondiale del rifugiato che si celebrava sabato scorso, 20 giugno.

A vincere nella sezione “Arti figurative” del concorso la foto intitolata “Il sogno di Modou” del rufinese Alessandro Rucci appartenente al gruppo “Immagini Riflesse”. Questa foto in realtà nasconde una storia che ha avuto come protagonista il Comune di Rufina. Modou è un giovane rifugiato, che si porta dietro una storia di rinunce, persecuzioni e dolore, che ha trovato casa in questo centro della Valdisieve, noto per la sua accoglienza.

Modou ha incontrato due imprenditori rufinesi che gestiscono l’azienda Ottone Arreda e proprio loro hanno deciso di scommettere su questo giovane dandogli un’opportunità di lavoro. Una storia bellissima, simbolo di fiducia e accoglienza che sembra davvero completamente rappresentata da questa immagine del fotografo rufinese. Per celebrare questa vittoria l’Amministrazione Comunale, rappresentata dal Sindaco Vito Maida e l’Assessore alla Cultura Daniela Galanti si è recata nei giorni scorsi in visita alla “Ottone Arreda” ed a Modou per ringraziarli di questo importante esempio di inclusione.

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