Scuola, Governo e campi di sterminio: polemiche e prese di distanze dopo il post di Ticci (Lega)

Google+ Pinterest LinkedIn Tumblr +

Ha scatenato un putiferio politico il post pubblicato dal consigliere comunale della Lega a Borgo San Lorenzo Claudio Ticci. Ticci ha criticato il governo nazionale ed i partiti che compongono la maggioranza sul tema delle politiche sulla scuola, utilizzando l’immagine dell’ingresso di Auschwitz e modificando la celebre e triste frase “Il lavoro rende liberi” con “La scuola educa alla libertà”. “Questa è la scuola secondo questo Esecutivo, vergognatevi ed andatevene a casa. Il plexiglass ce lo avete al posto dei neuroni o nelle vostre poltrone”.

Dura la reazione di alcuni sindaci, a partire da quello di Borgo San Lorenzo Paolo Omoboni: “La foto si commenta da sola. Si può essere critici verso un partito, verso un’idea, verso una legge, ma usare queste immagini, in particolare se chi la usa è un consigliere comunale, che siede nell’istituzione democratica più vicina ai cittadini, è inaccettabile. Io spero che tutti i consiglieri comunali e tutte le forze politiche locali vogliano condannare questo episodio grave. Gravissimo”.
“Ci sono poche parole da esprimere nei confronti di chi utilizza l’orrore della storia, l’olocausto ed Auschwitz, per criticare il governo sulla politica scolastica – scrive il sindaco di Dicomano Stefano Passiatore – Qua non c’entrano la politica, le tifoserie, gli errori che pure questo governo ha commesso e sta commettendo. Questa roba ha a che fare con la spregiudicatezza e la scarsa umanità. Spero davvero che tutti, di qualunque schieramento, prendano le distanze da un uso così scellerato del dolore”.
Parla di “ribrezzo” il sindaco di Vicchio Filippo Carlà Campa.
Condanna anche dal Gruppo PD e Gruppo Civico di Borgo San Lorenzo: “E’ impossibile non indignarsi e restare inermi, soprattutto se pensiamo che a scrivere (e, ancora più grave, a pensare) è il rappresentante di spicco di una forza politica con un seguito elettorale. Ciò che abbiamo letto è inaccettabile. Pertanto invitiamo tutti i consiglieri comunali e tutti i gruppi politici di Borgo San Lorenzo a prendere le distanze. Su alcune questioni non possono esistere opinioni divergenti o fraintendimenti: nessuno può arrogarsi il diritto di strumentalizzare uno dei simboli cardine dell’Olocausto nazista”.
Per Officina Vicchio 19: “Troviamo inammissibile e riprovevole usare un richiamo alla tragedia costata la vita a milioni di persone per una contesa politica.
Il consigliere Ticci deve delle scuse, alle vittime, ai parenti delle vittime ed ai bambini, strumentalizzati in modo barbaro e senza alcuna pietà. C’era la possibilità di uscirne migliori da questa situazione emergenziale… evidentemente non l’hanno colta tutti questa opportunità.
Le torture, le privazioni, le uccisioni di massa perpetrate dai nazisti e dai loro collaboratori nel campo di sterminio di Auschwitz non possono essere usate a nostro piacimento, tanto meno decontestualizzate e applicate ad un settore sensibile come quello della scuola e dei minori”.
In queste ore anche il deputato del PD Emanuele Fiano ha preso posizione su quanto scritto da Ticci:

Questa la reazione del PD Metropolitano dopo quanto accaduto: “Ci domandiamo come sia possibile che un consigliere comunale, quindi facente parte delle istituzioni democratiche del nostro paese, possa associare quanto avvenuto nei campi di concentramento con il ritorno a scuola dei nostri figli a settembre. La foto si commenta da sola, anche il livello di questo soggetto, consigliere comunale di Borgo San Lorenzo della Lega.
Le scelte, le proposte, le decisioni sono sempre criticabili, se necessario anche con forza, ma c’è un limite a tutto, in particolare quando si ricoprono certi ruoli!”.

Share.

Scritto da

Comments are closed.

Facebook