UC Mugello, Fase 2: per commercio servono misure concrete e veloci, un fondo ‘ad hoc’ per enti locali

Google+ Pinterest LinkedIn Tumblr +

Misure locali anticrisi, misure a sostegno di esercizi e attività commerciali che hanno subìto forti danni dal lockdown e dalla crisi determinata dall’emergenza Covid-19. Gli enti locali sono pronti ad attivarle, ma serve un fondo nazionale specifico e lo snellimento delle procedure burocratiche. Lo sostengono l’Unione dei Comuni, i Comuni e le associazioni di categoria delle attività commerciali del Mugello.
In una riunione in teleconferenza, convocata dal sindaco Paolo Omoboni, assessore alle Attività produttive dell’Unione dei Comuni del Mugello, i sindaci e le associazioni di categoria delle attività commerciali – Confesercenti, Confcommercio e Cna – hanno condiviso una serie proposte/azioni per favorire e sostenere la ripartenza, da finanziare tramite un fondo nazionale che si chiede al governo di istituire.
In particolare si agirebbe sulla Tari (tassa sui rifiuti) e la Tosap (tassa occupazione suolo pubblico): sulla prima con agevolazioni per le utenze non domestiche che hanno dovuto sospendere le attività o le hanno esercitate in forma ridotta, e sull’altra, oltre all’abbattimento, con l’uso gratuito del suolo pubblico comunale per posizionare tavolini all’aperto e gazebo in modo temporaneo, sempre garantendo il distanziamento sociale. Ancora, si sollecita la creazione di un fondo specifico di sostegno per gli esercizi e le attività dei Centri Commerciali Naturali e lo sviluppo tecnologico di “App” per consentire a tutti i cittadini di individuare agilmente le piccole attività commerciali, della ristorazione e di servizio della zona che effettuano consegne a domicilio/da asporto e servizi aggiuntivi. Tra le richieste avanzate dalle associazioni di categoria, quella di una revisione degli orari d’apertura, in modo da permettere a certe attività di ampliarli.
“Vogliamo lavorare – afferma l’assessore Paolo Omoboni – per misure di sostegno alle attività che hanno sofferto la chiusura, ma che siano realizzabili. E senza un intervento del Governo i Comuni si troveranno in difficoltà ad applicare azzeramenti e riduzioni delle tasse o imposte locali. Il nostro obiettivo è quello di lavorare insieme come Unione per avere delle misure omogenee nei nostri comuni. Appena uscirà il nuovo decreto del Governo – sottolinea – ci riuniremo di nuovo con le associazioni di categoria per concertare gli interventi”.

Fonte: ufficio stampa Unione dei Comuni del Mugello

Share.

Scritto da

Comments are closed.

Facebook