Dicomano: caldaia delle scuole guasta, giovedì la nuova. Incontro sindaco-genitori

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Nella giornata di ieri si è guastata irrimediabilmente la caldaia che serve le scuole dell’Infanzia, Primaria e Secondaria di Primo grado di Dicomano.
Sono ore cruciali per l’Amministrazione comunale e la scuola per capire la soluzione migliore da intraprendere per gli studenti, in attesa che la nuova caldaia, già ordinata, venga montata e messa in esercizio entro giovedì.
“Abbiamo chiesto all’azienda che ha in gestione gli impianti di dotare più aule possibili di un radiatore ad olio per stemperare la temperatura, ma non saranno sufficienti per raggiungere la temperatura di comfort. Per questo, scusandoci per il problema, chiediamo ai genitori di vestire più pesantemente i bambini e i ragazzi per la prossima settimana”, scrive il sindaco Stefano Passiatore su Facebook, spiegando che chiudere la scuola comporterebbe un disagio importante ai genitori, i quali sarebbero costretti a prendere ferie dal lavoro in assenza di soluzioni alternative.
Stamani si è svolto un incontro tra il sindaco ed i rappresentanti dei genitori per capire i prossimi passi.
Tra le ipotesi emerse, ma non ancora confermate, quella del trasferimento temporaneo, in attesa del montaggio della nuova caldaia, dei bimbi della scuola dell’Infanzia negli spazi della biblioteca comunale e agli ex Macelli.
Questo servirebbe a guadagnare KW sufficienti (visto che i tempi per una fornitura di potenza maggiore da parte di Enel sono stretti) ad accendere un buon numero di radiatori ad olio nelle aule.
La potenza elettrica attualmente erogata infatti per i locali scolastici non sarebbe sufficiente per poter distribuire corrente ad oltre 20 radiatori in tutti i locali.
In queste ore si tenterà in alternativa di rimettere in funzione la vecchia caldaia, quella precedente all’attuale, per attivarla nelle giornate di lunedì e martedì. Se accadesse sarebbero risolti tutti i problemi, in attesa dell’installazione e messa in funzione della nuova. Oggi pomeriggio se ne saprà di più.

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