San Godenzo, il sindaco replica: “Spazio gioco non è per pochi. La priorità è la sicurezza”

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“Legittimo che un’Amministrazione nuova faccia scelte diverse dalla precedente, ma non è assolutamente condivisibile il fatto che le famiglie che usufruiranno del servizio dovranno contribuire con una tariffa mensile di 120 euro a bambino, senza scaglionare il contributo secondo le fasce di reddito”. A dirlo negli scorsi giorni era stato il Centrosinistra per San Godenzo che in una nota parlava in questi termini dell’inaugurazione del nuovo Spazio Gioco 1, 2 e 3 che “smantella il decennale centro gioco 1,2,3 frequentato quasi gratuitamente”.
Il Centrosinistra contestava anche la scelta della sede che toglie spazi alla Scuola Pubblica dell’Infanzia.
Di queste ore la presa di posizione della maggioranza e del sindaco Emanuele Piani che rivendica e spiega così le scelte effettuate in tal senso:

Il comunicato pubblicato dal Centro Sinistra di San Godenzo venerdi 15 novembre ci ha lasciati veramente increduli. Abbiamo preso seri provvedimenti nel mondo scolastico per cause che avrebbero più che giustificato toni animati, ma abbiamo scelto di mantenere un clima sereno. La minoranza intende criticare le nostre scelte? A questo punto ci sembra giusto rispondere chiarendo in maniera netta ed adeguata i motivi che ci hanno portato a riorganizzare il servizio spazio gioco “Uno, Due e Tre”.
Andiamo per ordine: nello scorso anno educativo lo spazio gioco “Uno, Due e Tre” dedicato ai bambini di età inferiore ai 36 mesi, prevedeva due pomeriggi con obbligo di un accompagnatore per ogni bambino, ed una mattina in via sperimentale dove i bambini erano affidati soltanto alle educatrici. A seguito degli incontri svolti con le famiglie interessate ed il personale educativo è stato scelto di dare risalto allo spazio gioco mattutino sperimentato nel corso del 2019 estendendolo da 1 a 3 mattine. Il servizio scelto, necessitando di maggior unità di personale per essere realizzato, ovviamente ha un costo più elevato rispetto a quello dello scorso anno che non era comunque gratuito come l’opposizione vuol far intendere, ma costava circa 45 euro al mese.
La scelta della modifica del servizio è stata condivisa con tutti i genitori interessati; tutte le famiglie residenti che frequentavano lo spazio gioco pomeridiano hanno aderito alla nuova strutturazione per cui quando il centro sinistra di San Godenzo afferma che il servizio è diventato per pochi, non si capisce proprio a cosa faccia riferimento.
Veniamo alla scelta della sede del nuovo “Uno, Due e Tre”: è vero, abbiamo ridotto gli spazi della scuola dell’infanzia, (rimanendo comunque ampiamente nei limiti di legge), anche se solo per le tre mattine in cui si svolge lo spazio gioco (nel restante tempo i locali sono sempre a disposizione dei bambini della scuola dell’infanzia). È vero anche che i bambini che usufruiscono del servizio “Uno, Due e Tre” hanno a disposizione meno spazio degli anni precedenti. Il motivo? Semplice, nei 10 anni di Spazio gioco “Uno, Due e Tre” l’amministrazione Manni ha strutturato lo spazio gioco pomeridiano in uno stabile a cui non erano state effettuate le verifiche di stabilità, una cosa impensabile per noi che, infatti, abbiamo subito eseguito le verifiche del caso. Abbiamo avuto la conferma di quello che sospettavamo: quegli edifici non possono accogliere nessun servizio equiparabile a quello scolastico; pertanto abbiamo dovuto trovare un’altra sede per garantire anche ai più piccoli un percorso educativo in locali adeguati e sicuri dal punto di vista statico e sismico. Da qui la scelta di ristrutturare un’aula della scuola dell’infanzia. Abbiamo anche migliorato il livello di sicurezza riguardo il rischio incendi con il montaggio di nr.3 porte tagliafuoco che isolano il locale mensa dal resto degli stabili.
Il centro sinistra San Godenzo davanti alla riduzione degli spazi della scuola dell’infanzia in favore dei più piccoli scrive “il diritto universale della Scuola Pubblica è stato leso a scapito di un progetto per pochi” vorrei rispondere: la sicurezza è al primo posto, ne hanno diritto tutti, soprattutto i nostri piccoli cittadini, per quanto pochi siano. Ce lo ricorda tra l’altro tutte le mattine la targa dedicata alle 28 vittime della scuola di San Giuliano di Puglia, apposta all’ingresso della nostra scuola primaria proprio dalla precedente Amministrazione una volta terminati i lavori di adeguamento sismico e statico previsti dalla legge.
Vorrei infine che la minoranza riflettesse su quanto da loro stessi affermato “L’interesse della Comunità viene colpito proprio al suo cuore con la scelta della sede del servizio”: sono parole sicuramente adatte, ma non alle nostre scelte, bensì a quelle fatte in passato, quando si è scelto di istituire un servizio educativo in uno spazio NON A NORMA e quindi potenzialmente pericoloso,
senza preoccuparsi minimamente della sicurezza dei più piccoli, né di quella di accompagnatori ed educatori. “Amministrazioni diverse, scelte diverse”, dice l’opposizione capitanata dall’ex Sindaco Manni, sono pienamente d’accordo, io aggiungerei “meno male amministrazioni diverse” altrimenti chissà per quanto tempo ancora questo problema sarebbe rimasto irrisolto.

Sindaco Emanuele Piani

 

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