Pontassieve, Popolo Saharawi: cittadinanza simbolica ai Piccoli Ambasciatori di Pace

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Stamani i piccoli ambasciatori di Pace sono stati ricevuti dalla Sindaca di Pontassieve Monica Marini che ha loro consegnato la cittadinanza onoraria simbolica, una semplice pergamena che vuole segnare la vicinanza ed il sostegno dei comuni della Valdisieve alla causa del Popolo Saharawi, violentemente costretto a riparare in tendopoli di fortuna nel mezzo del deserto algerino dopo l’invasione marocchina del Sahara Occidentale, nel 1975 e tutt’oggi costretti in tendopoli in attesa di un referendum ONU mai celebrato. I bambini sono stati ricevuti in Comune anche dai sindaci della Valdisieve.

Si rafforza – anche in controtendenza rispetto ai trend nazionali – la rete di cooperazione internazionale portata avanti dal Comune di Pontassieve sulla causa Saharawi, che da quest’anno insieme ai volontari dell’associazione Saharawinsieme ha visto impegnata anche una volontaria arrivata dal Comune gemellato francese di Saint Genis Laval, che – rispondendo all’appello dell’amministrazione – ha scelto di dedicarsi all’accoglienza dei piccoli bambini.

Da tanti anni le amministrazioni della Valdisieve ospitano sui loro territorio, grazie al coinvolgimento delle tante associazioni che a vario titolo contribuiscono all’accoglienza, i piccoli bambini Saharawi che possono trascorrere i caldi mesi estivi giocando con i coetanei, facendo attività e sottoponendosi a controlli medici, che altrimenti sarebbero impossibili nel deserto algerino dove vivono.

Gesti concreti, oggi rafforzati anche dal lancio, nel 2017 di un progetto atto ad avviare una cooperativa alimentare destinata a sostenere le famiglie più deboli nei campi profughi, in particolare quelle che presentano all’interno dei nuclei familiari disabilità grave.

“Quello di oggi è più di un atto simbolico, di una liturgia – spiegano l’Assessore alle Politiche Internazionali, Jacopo Bencini, e l’Assessore ai Gemellaggi, Giulia Borgheresi – l’impegno del Comune di Pontassieve si manifesta da anni non solamente nel prosieguo del progetto di accoglienza estiva ma in stanziamenti a sostegno delle associazioni coinvolte, e progetti di cooperazione e solidarietà nei campi. Veder crescere la rete dei territori solidali, da quest’anno anche con la partecipazione dei comuni europei gemellati, è forse il più bel segnale di risposta dal basso al clima politico nazionale”.

Integrazioni: Il Sahara Occidentale rimane infatti, ad oggi, l’ultima colonia africana, in uno strano caso di colonialismo intra-continentale: dal 1975 il territorio della Repubblica Araba Saharawi Democratica è occupato quasi totalmente dal Marocco che ha separato fisicamente i territori occupati da quei pochi ancora liberi con un muro militarizzato lungo 2.800km, lungo il quale sono stati creati campi minati che ogni anno mettono a repentaglio la vita dei Saharawi e dei cooperanti che si recano in missione vicino ai territori occupati. Il Comune di Pontassieve, in collaborazione con ANSPS (Associazione Nazionale Solidarietà Popolo Saharawi) e SaharawInsieme Onlus, ospita ogni anno un gruppo di bambini nell’ambito del progetto “Piccoli Ambasciatori di Pace”, che punta a dare maggiore visibilità alla causa nazionale Saharawi tramite la presenza dei bambini sul territorio dei Comuni ospitanti

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