Rignano: il sindaco propone Don Giovanni Nerbini candidato per le Tre Corone d’Oro

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Stamani il Sindaco di Rignano sull’Arno Daniele Lorenzini ha inviato al Presidente del Consiglio Comunale e reso pubblica la propria proposta di candidatura di Don Giovanni Nerbini per la benemerenza delle “Tre Corone d’Oro” 2019.

“In questi anni del suo cammino nella nostra Comunità – scrive il Sindaco – Giovanni Nerbini si è contraddistinto per il suo operato con le persone e con le famiglie del territorio, oltre a quello con le associazioni parrocchiali con le quali ha portato avanti le attività della propria missione.
Impegno che proprio grazie a Don Giovanni e alla Formica Onlus, insignita del premio delle Tre Corone lo scorso anno, ha permesso che si concretizzasse nel nostro paese l’esperienza della mensa parrocchiale a sostegno dei più bisognosi.
Non ultimo il grande sforzo e la difficile decisione di progettare, insieme alla ristrutturazione della Chiesa di S. Maria Immacolata, l’intero rinnovamento degli spazi parrocchiali che permetterà di avere nuovi locali ancora più fruibili ai giovani e alle associazioni del territorio.
Sono certo che anche nel suo nuovo percorso, seppur in una realtà ben diversa dalla nostra, sarà pienamente in grado di portare avanti i valori che lo contraddistinguono, per tutte queste motivazioni propongo la sua candidatura che ritengo possa interpretare anche il pensiero di molti nostri concittadini.”

Giovanni Nerbini è stato il Parroco di Rignano sull’Arno negli ultimi dodici anni e vicario generale della Diocesi di Fiesole; lo scorso maggio è stato nominato dal Papa come nuovo Vescovo della Diocesi di Prato, per essere poi ordinato lo scorso 30 giugno.

Si ricorda che, per la concessione delle Tre Corone d’Oro, le proposte istruite sono trasmesse alla Presidenza del Consiglio Comunale, che cura la formazione della proposta complessiva in seduta congiunta con la Conferenza dei Capigruppo Consiliari, eventualmente ricorrendo ad audizioni per gli approfondimenti ritenuti necessari. La decisione dell’organo così composto è assunta a maggioranza qualificata dei 4/5, attribuendo a ciascun Capogruppo consiliare un numero di voti pari al numero dei componenti il suo Gruppo.

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