Crisi alla Pressing Plastic di Pontassieve: 11 posti di lavoro a rischio e presidio permanente

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Sindacati e lavoratori della Pressing Plastic S.r.l di Pontassieve (fabbrica che produce materie plastiche a Pontassieve) esprimono forte preoccupazione per quanto riguarda il futuro degli undici lavoratori attualmente in forza in azienda. Il 30 maggio scorso tutti i dipendenti vengono convocati da un soggetto estraneo alla proprietà che dice di aver ricevuto mandato dai soci per informare le maestranze della grave condizione economica in cui versa l’azienda.

Nel comunicato diffuso da Filctem Cgil, Femca Cisl, UilCem Firenze si legge che “le organizzazioni sindacali sin da subito si sono attivate e rese disponibili a incontrare l’azienda al fine di vagliare ogni possibilità volta alla conservazione dei posti di lavoro e dell’attività.I lavoratori – ai quali è stata confermata la mancanza di liquidità per il pagamento delle spettanze del mese di maggio, nonché delle mensilità future – hanno attivato da subito lo stato di agitazione, proclamando un presidio (che si è svolto due giorni fa) e lo sciopero permanente. I vari scenari prospettati dall’azienda, durante gli incontri, ad oggi non hanno avuto nessun riscontro positivo e non lasciano intravedere possibili spazi di trattativa.

Pertanto, oltre alle varie azioni sindacali che potrebbero essere coordinate nei prossimi giorni, i sindacati hanno chiesto l’apertura di un tavolo di Crisi, coinvolgendo tutte le istituzioni preposte: lunedì mattina i lavoratori della Pressing Plastic incontreranno il sindaco di Pontassieve Monica Marini, per chiedere collaborazione al Comune per un tavolo di confronto”.

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