Forteto, parla Bolognesi: “Non sospettavamo niente. A mensa una volta all’anno con altre autorità”

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«Non avevamo elementi per sospettare quello che accadeva all’interno del Forteto, né dalla scuola, né dai servizi sociali». Si difende così Alessandro Bolognesi, ex sindaco di Vicchio dal 1990 al 2004 ora nominato assessore della nuova Giunta del sindaco Carlà Campa, chiamato in causa negli scorsi giorni dal parlamentare di Fratelli d’Italia Giovanni Donzelli che ne ha chiesto la rimozione (LEGGI QUI).
Nel 2003 assegnò al Forteto la massima onorificenza del Comune di Vicchio (il Giotto d’Oro).
“Lavorando a contatto con la cooperativa, non si poteva sospettare niente – dice Bolgonesi alla Nazione – C’era un clima di fiducia, di collaborazione. Le famiglie riscuotevano la fiducia del Tribunale dei minori, e ci fidavamo“. Le associazioni delle vittime hanno però mosso contro Bolognesi accuse precise parlando di cene nella mensa della cooperativa. Bolognesi si difende così: “A mensa ci sarò stato una volta all’anno per 14 anni insieme a molte altre autorità. Non è che fossi lì di casa”.
A Bolognesi è stato chiesto poi come ha vissuto la drammatica presa di coscienza di cosa era in realtà la comunità: “Con forte stupore e incredulità. Ci siamo chiesti tutti: ‘Ma come è stato possibile?’”.

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