(AUDIO) Centrodestra Dicomano, Giannelli: “Io coerente. Spero che la frattura con la Lega si ricomponga”

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Dopo aver intervistato nelle scorse settimane i due candidati per la poltrona di sindaco di Dicomano, ovvero il sindaco uscente del centrosinistra Stefano Passiatore e Laura Barlotti per la lista civica DicomanoCheVerrà, ai nostri microfoni ospitiamo Giampaolo Giannelli, candidato sostenuto dalla Lista “Centrodestra Dicomano” che include da Forza Italia, Udc, Nuovo Psi, Destra di Dicomano, ma non la Lega. Ex vicesindaco del centrosinistra a Dicomano, Giannelli è stato anche consigliere di minoranza e uomo di cultura di centro.

Perché ha deciso di candidarsi? “Mi candido perché è il fil rouge del mio percorso precedente. Sono sempre stato un uomo di centro, che per due legislature ha cercato di cambiare le cose, alleandosi con la sinistra. Quando questo non è stato più possibile, con uno strappo, mi sono presentato nelle file della minoranza e nel 2009 mi sono candidato nell’UDC. Oggi mi presento come candido a sindaco di una lista che è una coalizione di centrodestra, la quale crede fermamente nella possibilità di cambiare il modo con cui è stato gestito fino ad ora il Comune. La nostra Lista parla ai cittadini senza rinnegare il primato della politica. Sento parlare da altri di ‘civico’ e ‘politico’ su due piani diversi e messi in contrapposizione. Credo che la politica fatta bene sia sempre molto importante”.

Destra e sinistra esistono ancora? “Io ho fatto scelte coerenti in vita mia. Sono sempre stato un moderato. Vedo ancora delle differenze, le vedo nelle scelte di tutti i giorni. Prova tangibile è il fatto che nella nostra lista ci sono persone che hanno fondamenta e radici in un centro moderato e nella destra. Le differenze si notano per come è stato amministrato fino ad ora Dicomano”.

Perché manca il sostegno della Lega alla sua lista? “Questo dovreste chiederlo alla Lega. Non voglio fare polemica, perché nell’ultimo anno sono stato anche vicino a loro. Non rinnego niente di ciò che ho fatto. Sembrava un percorso condiviso in una prima parte, poi la Lega legittimamente ha fatto altre scelte e noi il nostro percorso. Continuo ad auspicare che vi sia una comune visione delle cose e che si ricomponga questa frattura, che parte dello stesso elettorale delle Lega non comprende. Per me compattezza centrodestra unito vuol dire la possibilità di dare una spallata al sistema attuale”.

Sembra che dalla Lega l’indicazione sia quella di convergere su Barlotti: “Rispetto le posizioni della Lega, ma mi suona strano pensare ad un elettore leghista che dà il voto a Barlotti, pensando al suo percorso degli ultimi mesi con LeU. Se fossi un elettore leghista mi suonerebbe incomprensibile questa scelta. Il mio programma guarderà in modo forte all’elettorato della Lega: sicurezza e battaglia contro il degrado. Non so se Barlotti sarà sulla stessa lunghezza d’onda”.

E’ un quadro di ‘politica macedonia’? “Credo che a livello locale la politica risenta troppo di personalismi. A volte ci si rende poco conto della situazione nel territorio. Alla luce del fallimento del referendum sulla fusione con San Godenzo e guardando ai numeri raccolti dal centrodestra a livello nazionale lo scorso anno, credo che con un centrodestra unito a Dicomano avremmo potuto dare una spallata”.

Il suo programma è contraddistinto da quale elemento in particolare? “Un vero nuovo rapporto coi cittadini. Sento tanto parlare di questo tema dagli altri candidati, ma in loro non trovo il rispetto di questo aspetto. Quando Barlotti è stata 10 anni assessore sotto la Giunta Ciucchi ci volevano 20 giorni per un appuntamento con l’Amministrazione. La Giunta Ciucchi è stata la più lontana dai cittadini degli ultimi tempi. Vanno coinvolte di più le associazioni ed i giovani ripartendo da loro e facendo partire le idee da loro.
Ho sentito il sindaco dire che i reati sono diminuiti, ma è anche vero che sono aumentati gli atti vandalici, che io stesso ho denunciato ai Carabinieri. I cittadini dovrebbero sentirsi più sicuri di giorno e di notte. Dovremmo utilizzare meglio e diversamente la Municipale con un maggiore controllo del territorio e collaborare magari con l’Associazione Nazionale Carabinieri per delle passeggiate serali da deterrente per i malintenzionati. All’Amministrazione riconosco di aver lavorato bene ad esempio con i nonni per garantire la sicurezza dei bambini all’arrivo e all’uscita di scuola”.

Il vero avversario è Barlotti o Passiatore? “Per me l’avversario è chi amministra adesso, perché punto a fare il sindaco, ma allo stesso tempo non posso esimermi dal far notare ciò che è realmente DicomanoCheVerrà e la candidatura di Barlotti. Potrei ritenermi più io civico rispetto a Barlotti. Io negli ultimi anni non ho mai avuto tessere di partito”.

Il referendum sulla fusione fallito? “E’ stata una scelta sbagliata dell’Amministrazione per come era stata presentata e per il percorso a monte. Cinque anni fa si parlava di un progetto che voleva coinvolgere anche Londa e quindi era un quadro diverso e più largo. La popolazione non ha capito questo progetto, visto quanti sono andati a votare. E’ stato uno smacco. Le scelte hanno bisogno di percorsi più lunghi e condivisi. Io proverei ad includere anche Rufina. Pensiamo alla realtà di Contea ad esempio, spaccata in più Comuni. Mi sono opposto negli anni di amministrazione Ciucchi sulla scelta di confluire nell’Unione dei Comuni del Mugello, che fu una decisione presa solo per motivi legati alla presidenza della Società della Salute. Si dovevano fare scelte diverse e non tenere Dicomano in una terra di nessuno”.

Di seguito l’intervista audio completa

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