(AUDIO) Rosa Dei Venti: nell’ultima puntata “Un silenzio assordante”

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Con l’inizio del nuovo anno, il Governo ha deciso di tornare a stringere le maglie delle nostre frontiere marittime, come aveva già fatto anche nel mese di agosto, dichiarando chiusi tutti i nostri porti. Questa volta la prima nave a toccare con mano le conseguenze del provvedimento governativo, è stata una nave di una ONG tedesca, la Sea Watch battente bandiera olandese e questo potrebbe indurre molti a dire: la nave olandese faccia rotta su Rotterdam.Le leggi del mare però non dicono niente di tutto ciò, anzi, in mare prima si salva il naufrago e dopo si porta a terra nel porto più vicino, dunque non possono esistere “porti chiusi”. Se in questo caso la nave era olandese, non dobbiamo dimenticare, nel mese di agosto stessa sorte toccò al pattugliatore DICIOTTI della nostra guardia costiera, dunque non una nave umanitaria ma altresì una nave dello Stato, eppure anche allora per questa imbarcazione furono dichiarati chiusi i nostri porti. Il governo ha deciso la linea, che gli italiani possono condividere o meno, ci stupisce però il silenzio assordante di tantissime organizzazioni sparse sul territorio. La Chiesa ad esempio ha il Papa che cerca di far sentire la sua voce, supportato solo da Famiglia Cristiana, un po’ poco se pensiamo alle parole del Vangelo “Ero profugo e mi avete accolto. Per la sinistra “storica” questi temi sono sempre all’ordine del giorno, ma anche in questo caso non siamo andati molto oltre una “indignazione di testimonianza”. Qualche anno fa, di fronte a situazioni analoghe avremmo assistito a manifestazioni di protesta da parte di associazioni o anche solo di gruppi spontanei di cittadini.

Questa situazione è figlia solo di un imbarbarimento culturale?
Possono essere state le recenti sconfitte del centrosinistra a determinare anche questi atteggiamenti?

Abbiamo rivolto queste domande ai nostri opinionisti:
Giuseppe Matulli, Paolo Bartolozzi, Fabio Rubino ed Eugenio Giani.

Puoi riascoltare qui la puntata integrale

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