Ausl e SdS Mugello: 14,5 milioni per la salute dei cittadini. Ecco la fotografia della situazione

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Disco verde al Programma Operativo Annuale (POA) 2019 per la zona Mugello, con un investimento complessivo per i bisogni dei cittadini pari a 14.500.000 d’euro. Lo ha approvato in questi giorni l’Assemblea della Società della Salute.
Il Poa è il “piano regolatore” delle attività sociosanitarie e socioassistenziali per il territorio del Mugello, cioè il documento di programmazione annuale nel quale sono dettagliati gli interventi che si intende realizzare, le modalità di gestione, i tempi di realizzazione e l’entità delle risorse. Se la macroarea sociosanitaria ammonta a 8.246.000 euro, quella socioassistenziale risulta di 5.240.000 euro mentre alle cure primarie sono destinati 904.000 euro. Le scelte ed i progetti individuati derivano dalla lettura e analisi dei bisogni dei cittadini mugellani emersi dal “Profilo di Salute”, documento propedeutico alla programmazione annuale. Elaborato dalla SdS ogni anno, questo documento restituisce una fotografia dello stato di salute della popolazione del territorio, indagando aspetti come l’andamento demografico, ricoveri per malattie, cause di mortalità, oltre a “determinanti di salute” come il contesto socio-economico, ambientale e culturale, la qualità e l’appropriatezza dei percorsi assistenziali e i servizi territoriali sanitari e sociosanitari.
Dal ‘Profilo di salute’, la decrescita demografica iniziata dal 2013 pare arrestarsi: anche per il 2017, come già nel 2016, si registra un sostanziale mantenimento del numero di residenti nei comuni mugellani. Rimane invariato rispetto al 2016 il tasso di natalità mentre continua ad aumentare l’indice di vecchiaia. Un Mugello comunque più giovane rispetto al dato regionale, soprattutto nei comuni di fondovalle e molto più anziano nei tre comuni montani.
Ancora, si rileva che la stima della percentuale degli anziani non autosufficienti è in linea con il dato regionale. Per il territorio mugellano si evidenzia un dato relativo agli anziani in Rsa e anziani seguiti dal servizio di assistenza domiciliare più elevato rispetto ai valori regionali a conferma di una adeguata risposta alla loro domanda assistenziale.
In calo il tasso di ospedalizzazione rispetto al 2016 mentre risulta sostanzialmente stabile quello di mortalità. Sono le malattie del sistema circolatorio e i tumori le due principali cause di ospedalizzazione e di mortalità.
Dati positivi si evidenziano per quanto concerne la qualità e l’appropriatezza dei servizi territoriali sanitari e sociosanitari in risposta ai bisogni espressi dalla popolazione residente. In particolare, si rilevano buone performance riguardo ai tempi di attesa per visite specialistiche, estensione/adesione agli screening oncologici, assistenza residenziale e domiciliare, adesione a moduli di sanità d’iniziativa, appropriatezza diagnostica ed ospedalizzazione evitabile, mentre tra le performance da migliorare figura l’ospedalizzazione per BPCO (broncopneumopatia cronica ostruttiva).

“Con il Profilo di Salute, l’analisi dello stato di salute del territorio, la SdS – affermano il presidente ed il direttore, Roberto Izzo e Michele Mezzacappa – programma con precisione, anche in termini finanziari, le azioni e gli interventi sociali, sanitari e sociosanitari che meglio rispondono ai bisogni delle persone. Per il 2019 si agisce con un investimento di 14 milioni e mezzo di euro e le attività specifiche fissate nel Poa, un ulteriore passo avanti nella concreta sinergia fra attività sanitarie e attivià sociali”.

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