Forteto, il CDA risponde alle accuse: “Discontinuità col passato è nei fatti”

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“La discontinuità con l’esperienza della Comunità è ormai avvenuta ed è nei fatti”. Inizia così la nota del CDA della Cooperativa del Forteto, che risponde evidentemente alle ricostruzioni e accuse degli ultimi giorni sulla mancata discontinuità con le gestioni del passato.
«Al Forteto sta succedendo ancora una volta qualcosa di inquietante. Personaggi tutt’altro che discontinui rispetto al pedofilo Fiesoli, che sappiamo avere ancora un’influenza importante nella cooperativa, avrebbero ripreso in mano direttamente il potere», ha detto recentemente Giovanni Donzelli, deputato di Fratelli d’Italia ed ex vicepresidente della Commissione regionale d’inchiesta sul Forteto.
Anche Confcooperative avrebbe chiesto il commissariamento del Forteto. Con questa richiesta, ancora non ufficiale, si sarebbe chiusa l’ispezione del 2017. Lo riportava La Nazione. La motivazione? Il mancato percorso di rinnovamento e di separazione tra la vecchia e la nuova gestione.

Di seguito la nota integrale del CDA del Forteto:
La discontinuità con l’esperienza della Comunità è ormai avvenuta ed è nei fatti.
Lo testimonia il totale rinnovamento della compagine sociale (che è cambiata per quasi il 60% negli ultimi 18 mesi), l’esclusione dei soci condannati dalla Corte di Cassazione nel processo penale o che hanno disatteso lo statuto sociale (oltre 34 soci esclusi), l’apertura dei nuovi uffici amministrativi accanto al negozio (con l’investimento di una somma ingente), la separazione di tutti i locali aziendali della Cooperativa con gli spazi della Comunità (con l’utilizzo dei relativi proventi al risarcimento delle vittime dei fatti delittuosi), il rinnovamento tuttora in corso della governance aziendale (con la introduzione della figura del Direttore generale, l’organigramma, il codice etico).
Continuiamo a dare lavoro a quasi 100 persone, con un fatturato che ha ripreso a crescere e con un consolidato apprezzamento per i prodotti nostri e della nostra terra, in tutto il mondo
Insistere sui temi di un passato che è stato rimosso, e condannato, significa negare l’evidenza e riportare in maniera anacronistica le lancette dell’orologio a ciò che non appartiene più alla Cooperativa. È quanto ha stabilito anche la sentenza del settembre 2018 del Tribunale di Firenze nell’ulteriore processo Fiesoli, in cui quest’ultimo è stato condannato a risarcire il danno causato proprio alla Cooperativa Il Forteto, costituitasi parte civile nel procedimento, per iniziativa dell’attuale Cda. Questa è la realtà che continueremo a testimoniare con i fatti a coloro, rifuggendo chiunque cerchi di renderci occasione di propaganda politica o giudiziaria; preferiamo occuparci, giorno dopo giorno, di dare lavoro ai nostri soci, ai nostri conferitori di latte, ai nostri lavoratori, cercando di far crescere in tutto il mondo i prodotti del Mugello e delle nostre terre.

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