(AUDIO) Sagginalese, Pescini: “Entro inizio novembre riapertura a senso unico alternato”

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Slitta alla fine di ottobre, al massimo ai primi di novembre, la riapertura a senso unico alternato della Sp 41 Sagginalese tra Vicchio e Dicomano, chiusa dal 4 marzo scorso per una frana. Sono iniziati la scorsa settimana, intanto, i lavori per la posa dei micropali. Questo intervento è rientrato all’interno dell’accordo quadro con la ditta che sta curando la manutenzione stradale nel territorio.
Per la completa e totale riapertura si dovrà invece attendere i prossimi mesi. A dirlo a Radio Sieve il consigliere delegato alla viabilità della Città Metropolitana di Firenze Massimiliano Pescini: “I lavori sono iniziati la settimana scorsa, anche a causa della perizia arrivata un po’ in ritardo. E’ l’inizio dell’accordo quadro da 3 milioni per la zona Valdarno-Mugello-Valdisieve, interrotto e riassegnato dopo l’intervento della magistratura per un tentativo di corruzione. Siamo partiti dalla Sagginalese e poi stiamo anche realizzando degli interventi di riasfaltatura sulla SS551 Traversa del Mugello, che gravava in cattive condizioni.
Per la SP41 la ditta sta eseguendo i lavori di palificazione per mettere in sicurezza quel tratto di frana, poterlo poi proteggere con new jersey in cemento. Tra l’altro la ditta eseguirà dei lavori anche su altre due piccole frane presenti sulla Sagginalese in tratti vicini a quello. Entro la fine di ottobre contiamo che venga riaperta la strada a senso unico alternato, al massimo entro i primi di novembre se il meteo dovesse rallentare il cantiere”.
E la riapertura a doppio senso quando sarà possibile? Ecco cos’ha risposto Pescini: “Un mese fa è stato conferito l’incarico per la progettazione del secondo lotto di lavori, che non rientra nell’accordo quadro. Una volta ultimato il progetto sarà messa in sicurezza l’area vicina alla Sieve e sarà un lavoro complesso. Progettazione e conferenza dei servizi con gli enti interessati porteranno via alcuni mesi. A quel punto potremo assegnare i lavori con il decreto strade o con finanziamenti propri alla Città Metropolitana. Prima cercheremo di trovare risorse esterne.”

Di seguito l’intervista integrale

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