Mugello: somme non versate dai Comuni all’Unione, Margheri risponde a Passiatore

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Di seguito la nota diffusa da Luca Margheri, capogruppo della lista civica “Cambiamo insieme” a Borgo San Lorenzo e consigliere gruppo liste civiche dell’Unione montana dei Comuni del Mugello in risposta a quanto affermato dall’assessore al bilancio dell’Unione Stefano Passiatore sulla questione delle somme non versate dai Comuni all’Unione dei Comuni del Mugello (LEGGI QUI).

“Se eravamo preoccupati prima , per la brutta storia dei debiti dei Comuni nei confronti dell’Unione montana, ora, dopo aver letto la risposta dell’assessore al bilancio e sindaco di Dicomano Stefano Passiatore, lo siamo ancor di più. Intanto eviti di trattarci come consiglieri distratti e di farci lezioncine di funzionamento amministrativo. E soprattutto cerchi di raccontarcela giusta.
Cominciamo dalla sua affermazione più risibile. Secondo l’assessore, cito le sue parole “Un debito, nel concetto più semplice, è una somma che non si ha e non si è in grado di pagare”. Si cerchi un vocabolario della lingua italiana: debito è “ciò che è dovuto, perché imposto da una legge morale, da obblighi assunti, da un diritto altrui”.
Poi ci dice che “quelle somme nei bilanci sono previste e destinate per quello scopo, ma non sono state corrisposte all’Unione”. Se a lui sembra normale che un ente pubblico debba corrispondere a un altro ente pubblico, centinaia di migliaia di euro, c’è da preoccuparsi. Si trovano voci di quote non pagate di dieci anni indietro ed oltre, e ci sono centinaia di migliaia di euro che gran parte dei Comuni non ha versato per gli stipendi dei vigili urbani. I comuni hanno trasferito gli agenti di polizia municipale all’Unione, dovevano versare le quote per gli stipendi e non l’hanno fatto. Tutto questo a Passiatore sembra regolare e lodevole? Ci tiene a informarci che “gli stipendi al personale sono regolarmente pagati”. Vorrei ben vedere. Ma da qui a dire che siamo nella correttezza amministrativa e contabile ce ne corre.
Vi sono poi altri elementi di preoccupazione nelle affermazioni dell’assessore, che circa i motivi di queste mancate corresponsioni da parte dei comuni parla di “motivi legati a verifiche o a un contraddittorio tecnico (con gli uffici ragioneria in particolare)”. Dieci, dodici, tredici anni per fare verifiche? Ma per favore!!! E ci informa che “Rispetto a tali somme resta aperto un confronto e insieme a sindaci e uffici comunali si dovrà predisporre entro la fine del mandato amministrativo un piano”. Qui c’è solo da onorare gli impegni, e da parte dell’Unione, esigere che gli impegni siano rispettati, in tempi brevi. E, per favore, assessore, non si contraddica. Che confronto sarebbe necessario se ha appena detto che “quelle somme nei bilanci sono previste e destinate per quello scopo”? Se son previste, si paghi il debito.
Ultima notazione, riguardo l’avanzo d’amministrazione: l’assessore precisa che la parte vincolata per progetti e previsioni risalenti a bilanci e accordi istituzioni precedenti ammonta a 6 milioni di euro, e quattro si riferiscono al progetto opere idrauliche previsti dagli accordi Alta Velocità. Ci conferma cioè che ci sono 10 milioni di progetti rimasti, per vari motivi inattuati. Non è affatto una bella cosa, e un amministratore serio se ne dovrebbe render conto. Per questo abbiamo parlato di “ente col freno tirato”. Perché se l’Unione deve servire solo a far da banca ai comuni, con crediti non sollecitati da anni, e se serve a distribuire ogni tanto un po’ di soldi ai comuni, per fare asfalti e altre opere, alla fine qualcuno in Regione, si domanderà a cosa davvero serva un ente del genere. Che invece dovrebbe svolgere un importante ruolo non solo di coordinamento attivo, ma anche di promozione di interventi di area, interventi che invece, da tempo, sono sempre meno e meno rilevanti.”

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