Marini: “Ristrutturare il distretto di San Francesco scelta sbagliata. Riapriamo un confronto serio”

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Dichiarazioni che hanno lasciato il segno quelle dell’assessore regionale al diritto alla Salute Stefania Saccardi (LEGGI QUI), che in un’intervista alla Nazione annuncia riguardo al progetto di Casa della Salute e della riorganizzazione dei servizi sanitari della Valdisieve:
«I cittadini hanno bisogno di una risposta rapida e seria, rappresentata dalla ristrutturazione del distretto di San Francesco a Pelago. Se poi tra qualche anno si apriranno nuove possibilità su Pontassieve ne prenderemo atto e le valuteremo».
Dichiarazioni che hanno squarciato il clima di confronto che sembrava essersi aperto nelle ultime settimane sull’argomento da parte dei sindaci e del PD di zona.
Ecco il post che il sindaco di Monica Marini ha pubblicato su Facebook:
“Sono convinta che non ci sia stata nessuna volontà di rompere un rapporto istituzionale tuttavia mi dispiace che i miei concittadini debbano apprendere da un articolo di giornale di decisioni apparentemente già prese dall’Assessore Saccardi. La scelta prospettata nell’articolo non tiene conto del protocollo sottoscritto nel 2014 dalla ASL e dai Sindaci della Valdisieve e disattende il modello che la Regione si è data – definito con delibera n. 117 del 16 febbraio 2015 – per l’organizzazione della sanità territoriale e che indica la “Casa della Salute” come “punto di riferimento certo per il cittadino” organizzato sulla base del numero di cittadini presenti sul territorio e “secondo una logica di continuità assistenziale e di presa in carico”.
Da quanto si apprende dall’articolo apparso oggi – 15 marzo – su La Nazione i cittadini della Valdisieve dovranno accontentarsi di un distretto che ben rispondeva al modello proposto dalla legge del 1978 con cui furono istituiti ma che oggi non può essere adeguato alle problematiche odierne e future perché obsoleto, non ampliabile e non raggiungibile con mezzi pubblici, con parcheggi limitati e a pagamento, sapendo poi che il Poliambulatorio a San Francesco non potrà mai essere una “Casa della Salute”. Non è chiaro con quali servizi e con che organizzazione si potrà dare una risposta al 70% dei nostri cittadini che per curarsi devono uscire dal nostro territorio. Significa che la Regione rinuncia al suo stesso progetto perché “i medici di base, hanno detto di non volerci andare”? Tale decisione danneggerebbe i cittadini di Pontassieve e dell’intera Valdisieve e sarebbe una scelta che non guarda avanti.
All’Assessore avevamo consegnato un progetto che guardava al benessere dei cittadini, che ci impegnava anche in un’ottica di sviluppo futuro e sul quale eravamo disponibili a investire anche risorse comunali. Una proposta condivisa con gli attori sociali del territorio che guardava alle reali esigenze dei cittadini, soprattutto delle fasce più deboli, evitando di spendere soldi per confermare uno status quo che già oggi si dimostra palesemente inadeguato e insufficiente.
Per la stima che nutro nei confronti dell’Assessore Saccardi sono sicura che ci sarà la possibilità di riaprire un confronto concreto e serio per poter affrontare e risolvere i problemi del nostro territorio, che l’Assessore conosce.”

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