Rubavano auto, in abitazioni e cantieri. Tre rumeni fermati a Pontassieve

Google+ Pinterest LinkedIn Tumblr +

Tre rumeni sono stati sottoposti a fermo di polizia giudiziaria dai Carabinieri quali indiziati del delitto di ricettazione aggravata in concorso.
I Carabinieri erano sulle loro tracce dai primi di dicembre, quando, in una strada secondaria nei pressi della cava della Fraz. Santa Brigida a Pontassieve, probabilmente utilizzata per la fuga dai malviventi che avevano realizzato alcuni furti in abitazione e cantieri edili della zona, era stato rinvenuto un documento d’identità di un cittadino rumeno, che in quel sito non aveva mai lavorato. Quell’indizio, seppur riferito ad un soggetto mai censito nel nostro territorio, ha dato lo spunto ad un’attività d’indagine, condotta dal Nucleo Operativo e Radiomobile con metodi tradizionali, che, nell’arco di alcune settimane, ha consentito di focalizzare l’attenzione su un automezzo con targa rumena, risultato più volte esser transitato nel comprensorio di Pontassieve ed a bordo del quale, alla frontiera con la Slovenia, il giovane rumeno era stato controllato.
La svolta nelle indagini si è verificata ieri mattina, quando in via Toscanini a Sieci è stata rinvenuta un’auto rubata a Fiesole la notte precedente. Gli uomini dell’Arma hanno predisposto un servizio di osservazione, convinti che la vettura sarebbe stata riutilizzata.
E’ stato alle 14 che si è avvicinata all’auto un’Audi A4 con targa rumena. I Carabinieri hanno così fermato un 27enne rumeno proprietario del documento rinvenuto a Dicembre scorso e con precedenti per reati contro il patrimonio e un incensurato, sempre di 27 anni. Nel bagagliaio della macchina sono stati rinvenuti alcuni utensili da lavoro e da cantiere e strumenti da scasso. I due erano in possesso di una chiave, subito sospettata essere quella del loro covo. Giunti in un bilocale di via Toscanini i militari hanno trovato un 37enne rumeno che ha spiegato di conoscere e di ospitare i connazionali da alcuni giorni.
Nell’appartamento sono stati rinvenuti, oltre ad altri utensili da lavoro, un pc portatile e la chiave di una Toyota. I Carabinieri hanno poi scoperto che gli attrezzi appartenevano ad una ditta edile di Sieci, derubata la notte precedente. Il computer era stato sottratto da un ufficio di Fiesole, località dalla quale proveniva anche la Ford Fiesta. La chiave della Toyota apparteneva invece ad una vettura rubata due giorni prima a Molino del Piano.
Sono tuttora in corso e, presumibilmente, si protrarranno per parecchi giorni, sia la ricerca dei proprietari della restante refurtiva che gli accertamenti volti ad acclarare le responsabilità dei fermati per tutta una serie di omologhi fatti reato verificatisi nel comprensorio di Pontassieve tra la metà di novembre ed i primi giorni di quest’anno. Al riguardo gli inquirenti sono convinti di aver finalmente sgominato una batteria molto attiva in tutta la provincia di Firenze, come dimostra anche la provenienza di parte della refurtiva rinvenuta.

Fonte: ufficio stampa Carabinieri

Share.

Scritto da

Comments are closed.

Facebook